Da rileggere in casa, all’aperto, sotto l’ombrellone, durante una scalata…
Il palazzo in cui abito da quasi trenta anni è vecchiotto, non esattamente antico, un po’ tra il lusco ed il brusco, come era solito affermare mio padre allo spuntar del sole nella pineta di Santa Severa dove eravamo soliti accamparci nel mese di Luglio di fianco al mitico Castello, affermazione dubitativa, per dire come era l’andamento del vento e del mare per quel giorno.
Il palazzo la cui costruzione può essere datata tra fine settecento, primi ottocento quindi tra il lusco ed il brusco, sul davanti ostenta una facciata con tentativi architettonici memori della illustre casata; soprattutto sul portale con rosette di cui una andata irrimediabilmente perduta . Si erge per quattro piani tinto con un bel rosso pompeiano che la sera si incendia come fuoco vivo..
Poi…una magagna, una ferita irreparabile che coinvolse il secondo piano : lo scoppio di una bombola a gas senza né morti, né…
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